Vitivinicolo

Come se fosse agevole parlare di Vino

Ci sono i suoli, i climi, i vitigni, le tecniche di produzione e i sistemi di commercializzazione, molteplici e specifici.

Ci sono i modelli di business con le integrazioni intersettoriali (ad esempio, eno turismo, eno cosmetica, eno fashion) e con la comunicazione (talvolta esasperata) chiamata a raccontare la bottiglia valorizzandone i caratteri distintivi. 

Ci sono anche i dati di produzione/resa/vendita/esportazione nelle diverse articolazioni territoriali e merceologiche, ciascuna con la propria lettura talvolta contraddittoria. 

Infine, c’è il peso della normativa, pervasiva su tutte le fasi del ciclo produzione, distribuzione e consumo;  con origini antiche e che si sono andate  perfezionandosi nel corso dei secoli in Europa, in area mediterranea e anche nelle regioni centrali; stratificata quanto alle fonti, multilivello: autorità nazionali, livelli decisionali sottostanti (livello regionale/sub regionale, talvolta  come risultato di processi che danno forza normativa a casi di auto-determinazione dei produttori), e livelli superiori a quello dello Stato nazionale, sia nell’ambito di aree di integrazione economica, sia nell’ambito di altri organismi multilaterali. 

Perché non v’è alcun dubbio che il carattere proprio della regolamentazione del mercato del vino resta la rilevanza della dimensione sovranazionale: l’Unione Europea con il 52% di volume della produzione e il 53% del consumo mondiale del vino; Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Argentina, Canada, Sud Africa, Cile e Georgia, riuniti nel World Wine Trade Group  (WWTG) per la  condivisione di alcune regole comuni e un intenso processo di reciproco riconoscimento delle singole norme nazionali;  l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino – OIV attiva dal 1924 a Parigi come organizzazione intergovernativa a carattere scientifico e tecnico di competenza riconosciuta nel settore, i cui documenti orientativi per quanto non vincolanti per gli Stati membri sono stati dall’UE (Reg. CE n. 1308/2013) esplicitamente riconosciuti come riferimento per le pratiche enologiche e per i metodi di analisi.

Stappare una bottiglia è l’ultimo atto di un processo che parte dalla decisione del Vignaiolo di impiantare i Vigneti. E in un buon calice di vino si assaggia anche l’assistenza professionale di tutti coloro che hanno accompagnato l’Uva dalla Vigna al Bicchiere.

Una bottiglia di Vino racconta di Terroir e di Organizzazione Comune di Mercato (OCM) (Rg UE 1308/2013); di Etichette intelligenti e di QRcode informativi/anti contraffazione; di Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino (il cd. Testo Unico sulla Vite e Vino – Legge 12/12/2016 n. 238) con i successivi Decreti applicativi e atti di indirizzo (circolari/pareri) ancora in corso di emanazione; di Consorzi di Tutela delle Denominazioni di Origine, di Degustazioni, di Competizioni, Premiazioni, Classifiche enologiche; di Social Media, di Mondanità, di Ecommerce, Cross border, Delivery.

Non c’è consulenza più complessa di quella di cui necessitano gli operatori vitivinicoli. Non c’è duttilità, sensibilità e integrazione disciplinare maggiori di quelle che caratterizzano la consulenza al comparto vitivinicolo.

Lo Studio rappresenta per i Clienti – società produttrici o distributrici, consorzi, intermediari,  enti pubblici – un punto di riferimento per il costante aggiornamento dedicato alla normativa di settore, sia essa regolamentare (le norme cui sono sottoposti i diversi aspetti della produzione e della presentazione al pubblico del vino), di spesa (definizione delle attività e gli interventi che possono essere oggetto di un supporto finanziario da parte dell’UE) oppure relativa al potenziale produttivo.

L’aggregazione di competenze ulteriori – enologi, agronomi, sommelier, esperti in design, marketing, brevetti e comunicazione – rende lo Studio idoneo ad integrare alla consulenza strettamente legale (anche in fase contenziosa di tutela contro diffide, accertamenti e sanzioni) l’insieme di tutti servizi utili al progetto degli operatori del settore.  

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Amiamo il settore da sempre e lo seguiamo in prima persona anche perché qualcuno di noi coltiva uva e commercializza vino da oltre 30 anni su terreni di proprietà. Per tutto quello che ti riguarda, possiamo dire che ci siamo già passati.

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